Regione
Lombardia, Decreto del Direttore Generale, Direzione Generale Sanità
B.U.R.L. 9.7.2001 no.28 pp.2313-2317
Il decreto definisce i punteggi che determinano la graduatoria:
quest'ultima dà accesso ad un finanziamento di 40 miliardi
complessivi, sulla base di una delibera regionale (dgr 7/491, 3.8.2000)
dal titolo "aggiornamento delle tariffe di prestazioni ospedaliere
in regime di ricovero" e che fissava appunto gli 11 indicatori
di cui si parla. Un apposito gruppo di lavoro "per la valutazione
della qualità dell'assistenza erogata in regime di ricovero
ordinario nelle strutture di riabilitazione" ha prodotto poi
i criteri ripresi dal Decreto del Direttore Generale.
Alcuni sono indicatori "di processo": per esempio, il
tasso di ricoveri ripetuti e il numero di ore terapista/die, mentre
altri sono indicatori "di struttura": per esempio la percentuale
di posti in camere a due letti e la percentuale di letti monitorizzati.
Va qui sottolineato che vi sono due indicatori "funzionali"
su questionari, e cioè
a) l'utilizzo di strumenti per la valutazione funzionale di outcome
e b) una misura di soddisfazione del "cliente" o customer
satisfaction. Il punteggio conseguibile con ciascuno di questi indicatori
è relativamente basso (fino a 0.5 punti contro un massimo
di 1.5 punti, per esempio, per l'indicatore "camere a due letti").
Tuttavia è forse la prima volta che nel panorama legislativo
italiano viene esplicitamente riconosciuto, anche economicamente,
l'utilizzo di indicatori di outcome funzionale della persona in
riabilitazione e che si dà dignità di indicatore economico
a misure "soft" su questionari. Viene finalmente riconosciuto
che il modello operativo della riabilitazione non può basarsi
soltanto su indicatori bio-medici come le diagnosi eziopatogenetiche
descritte da indicatori tipo ICD-DRG né, tanto meno, soltanto
su indicatori strutturali del fornitore. Grazie a questo esplicito
riconoscimento, ed al principio che esso può avere una remunerazione
specifica, si facilita la strada al perfezionamento sia degli indicatori
funzionali da inserire nei sistemi di controllo gestionale delle
singole strutture riabilitative, sia (altro lato della stessa medaglia)
al perfezionamento dei sistemi di controllo di verosimiglianza e
di qualità degli indicatori stessi.
In questo contesto la scala FIM™ si trova in prima linea
fra gli indicatori funzionali rilevanti nel monitoraggio del processo
e dell'outcome riabilitativo, e con una storia italiana di accreditamento
e verifica di qualità lunga quasi dieci anni.