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FIM®, normative, linee-guida

Regione Lombardia, DGR N.VII/14059, 8.8.2003.

La distribuzione del fondo si basa sull’assegnazione di un punteggio relativo ad indicatori di qualità. Per quanto attiene la riabilitazione, la versione originaria degli indicatori e il criterio di “pesatura” sono descritti in un precedente provvedimento.
Nella delibera dell’Agosto 2003 i criteri e i “pesi” sono stati leggermente modificati.
Resta saldo, comunque, il criterio che riguarda il “disporre ed utilizzare scale di valutazione della disabilità e dell’handicap..:” Il punteggio su questa particolare voce ha tenuto conto della percentuale di casistica cui sono applicate scale di misura, nonché della “rilevanza, coerenza ed omogeneità rispetto al campione della scala di valutazione utilizzata”. Nel caso in cui una struttura utilizzasse più di una scala, si è fatto riferimento alla scala che riceveva il punteggio più elevato.

Si riporta di seguito la tabella che nella Delibera dà in sintesi l’elenco delle principali scale impiegate:

 
NEUROMOTORIE
85
58
42
9
3
6
3
CARDIOPOLMONARI
35
1
2
28
22
7
5
 

Come cita la Delibera, “per le strutture che trattano casistica neuromotoria le scale più impiegate sono la FIM® e l’indice di Barthel….Per le strutture che trattano casistica cardiopolmonare più che di scale si deve parlare di test (cammino, dispnea, ……) “.

Si ha dunque conferma che l’utilizzo gestionale della scala FIM® come strumento di misura di disabilità ed outcome è molto esteso –e forse prevalente- in Lombardia .
Ma si ha anche conferma che lo sforzo di utilizzare la FIM® può essere riconosciuto istituzionalmente come elemento di qualità assistenziale, anche dal punto di vista finanziario.

 
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